Intervista a Claudio Matarazzo, presidente provinciale Fiaip Napoli
Intervista a Claudio Matarazzo, presidente provinciale Fiaip Napoli
Napoli.
Parla di mercato in ripresa il presidente napoletano di Fiaip Claudio
Matarazzo, con un ritrovato ottimismo vista la crescita della domanda
nelle agenzie immobiliari e l'annunciato ritorno del credito immobiliare
nel secondo semestre dell'anno. Abbiamo cercato di capirci meglio
cercando di analizzare il fenomeno del mancato acquisto , così come
annunciato nella recente nota congiunturale Fiaip, che fa segnare però
dati inferiori alle aspettative per gli operatori del capoluogo
regionale.
Come sta andando il
mercato immobiliare? Il mercato immobiliare italiano e campano,
partendo da Napoli è in ripresa, seguito da una forte erogazione dei
mutui casa.
Dopo anni di bufera e segni negativi finalmente buone notizie.
Partiamo
dai mutui casa. Se è vero che nei primi 4 mesi dell'anno, secondo
l'Abi, le nuove erogazioni di mutui per l'acquisto di abitazioni sono
salite del 26,5% pari a 7,3 miliardi, rispetto allo stesso periodo del
2013 quando registrarono un calo annuo del 14,7%, Nei primi quattro mesi
del 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012 si era invece registrata
una contrazione del 14,7%, a 5,8 miliardi.
I
tassi di interesse sui prestiti, invece, si sono assestati a maggio, su
livelli storicamente molto bassi. Il tasso medio sulle nuove operazioni
per acquisto di abitazioni si è posizionato al 3,33% (3,34% il mese
precedente e segnando il valore più basso da luglio 2011; 5,72% a fine
2007. Conferme le abbiamo anche dall'ultimo rapporto dall'Omi
dell'Agenzia delle Entrate.
Secondo l'Osservatorio nei primi 3 mesi del 2014 il Mattone made in Italy cresce dell'1,6% sul 2013.
Quali
segmenti di mercato hanno cambiato rotta? A fare da traino sono il
settore commerciale (+4,7%) e il residenziale (+4,1%). Insomma, con
98.403 transazioni, il mercato immobiliare delle abitazioni segna nel
primo trimestre 2014 una marcata crescita, più evidente al Centro
(+10,5%) e al Nord (+4,7%), mentre resta negativo il Sud (-1,6%), seppur
con minore intensità rispetto agli stessi periodi precedenti. Rimangono
invece in perdita le transazioni a Napoli, dove, però, il dato delle
compravendite nel I trimestre del 2013 era stato alterato dalle
dismissioni del patrimonio immobiliare pubblico del Comune. Degno di
nota invece è l'andamento del mercato nell'hinterland napoletano che fa
registrare un dato positivo, +4,1%, che non si verificava dal 2010.
Anche secondo Nomisma, il bilancio nazionale risulta comunque
complessivamente positivo (+4,1%) nonostante le ombre che accompagnano
la risalita, se consideriamo che è diminuito il numero delle famiglie
alla ricerca di un'abitazione. E, sottolinea Matarazzo, i segnali di
ripresa che arrivano dal nostro Paese trovano conferma anche nel resto
d'Europa, infatti Il Mattone europeo fa registrare in riferimento ai 5
principali Paesi dell'Unione, un incremento del 2.7% nei primi mesi del
2014. Il mercato immobiliare europeo si lascia alle spalle la crisi e
chiude il primo semestre del 2014 con un incremento del fatturato del
2,7% (rispetto allo stesso periodo del 2013) se si considerano i cinque
principali Paesi, e del 3% in riferimento ai 28 stati dell'Unione. Per
la prima volta dopo diversi anni la tendenza in crescita dei volumi
coinvolge tutti i Paesi, compresa la Spagna. Il basso costo del denaro e
la ritrovata forza della domanda in quasi tutti i comparti sono alla
base di questo incremento generalizzato dei mercati. Si prevede una
crescita comunque positiva in Italia, Francia e Spagna nei prossimi
mesi A cosa è dovuto questo ritrovato ottimismo degli operatori
napoletani? Landamento è principalmente dovuto a un miglioramento del
prezzo relativo delle case rispetto al reddito disponibile, più
precisamente alla diminuzione del prezzo delle case; al miglioramento
contribuisce landamento dei tassi di interesse sui mutui. In termini
distributivi, la quota di famiglie che dispone di un reddito sufficiente
a coprire almeno il 30% del costo annuo del mutuo per lacquisto di una
casa è, infatti, di poco superiore al 50%, valore in buon recupero
rispetto a 5 anni prima.
Statistiche
a parte, tuona Matarazzo, qui il vero problema è e rimane la politica
sulla casa e per quanto riguarda la Nostra città la mancanza di un piano
strategico urbanistico, scarsa cultura per la manutenzione del
patrimonio edilizio.
Nella città di Napoli però sono sempre pochi chiari i segnali di ripresa? Quali gli immobili più richiesti.
Come si sta muovendo l'acquirente napoletano tipo ?
Il
mercato pressoché stabile. Sebbene in un quadro economico ancora
fragile è ridimensionato il pessimismo generale sulle tendenze a medio
termine.
Gli incentivi fiscali
dovuti dalla nuova normativa sulle imposte di registro, ipotecaria e
catastale entrata in vigore il 1 gennaio 2014 da una parte, e ICI, IMU,
TASI dall'altra, hanno determinato un andamento altalenante del mercato
immobiliare partenopeo, con qualche momento di euforia e altri di calma
piatta. La fascia di abitazioni più venduta è quella i cui valori non
superano i 300.000/350.000 euro, tre vani, con doppi accessori e cucina
abitabile, contrariamente alla tipologia al di sopra dei 5 vani che ha
invece registrato il maggior deprezzamento percentuale.
Per
le locazioni le agevolazioni fiscali della Cedolare Secca e la
rinegoziazione dei canoni, sostengono il numero delle locazioni.
Prevalgono le locazioni libere 4+4, ma si è rafforzata la tendenza ai
contratti concordati che scontano una riduzione fiscale maggiore. Si
allungano i tempi di ricerca risultano in media di 4 mesi. La
tipologia più richiesta è il tre vani oltre accessori e l'aspetto più
rilevante è che i conduttori vista la concorrenza, derivate dal gran
numero di immobili permanenti da lungo tempo sul mercato cercano di
affittare gli immobili ristrutturati di tutto punto.
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