Fiaip: Il mattone batte il virus. Valori stazionari nonostante il clima economico negativo
Secondo un'indagine svolta dal Centro Studi Fiaip su circa 1000 agenti
immobiliari, dal 4 maggio, giorno di riapertura delle attività, sono riprese a
pieno regime le visite agli immobili sia in vendita che in locazione, la
domanda potenziale sembra addirittura cresciuta e sono state raccolte le prime
proposte d'acquisto, anche beneficiando dello stock di oltre 20.000 transazioni
non portate a termine durante il periodo di lockdown. Dopo il buio quindi,
s'iniziano a intravedere i primi bagliori dell'alba confermando che la pandemia
Covid-19 non ha spento la voglia di casa, anzi: la propensione all'investimento
immobiliare da parte degli italiani si è maggiormente rafforzata a causa
dell'incertezza dei mercati finanziari sottoposti alla globalizzazione, ma
anche per una nuova consapevolezza che vede nell'acquisto della propria
abitazione l'approdo in un luogo sicuro per sé e la propria famiglia.
Nel secondo trimestre 2020, secondo il Centro Studi Fiaip, si fotografa una
situazione stazionaria per il mercato immobiliare residenziale, rispetto allo
stesso periodo del 2019, anche per quanto concerne i valori immobiliari.
Viceversa, relativamente ai settori commerciale e direzionale si registra una
contrazione dei valori per le locazione di uffici, con un altrettanto forte
riduzione dei metri quadri richiesti dalle aziende. Medesima situazione per
quanto concerne i negozi che, fatta eccezione per le attività alimentari,
continuano a soffrire gli effetti della crisi. Il settore turistico, fortemente
penalizzato dalla pandemia, è attualmente in una situazione di limbo nell'attesa di una ripartenza del
flusso dei collegamenti. Nonostante il periodo di grande difficoltà e
incertezza, sarebbero più di 2 milioni le famiglie propense all'acquisto
immobiliare nel nostro Paese, in un mercato che vede prevalentemente
sostituzioni della prima casa, anche in virtù di un ritrovato credito
immobiliare, che si conferma un alleato valido, grazie al fatto che l'Italia è
il Paese in Europa dove costa di meno finanziare l'acquisto di un immobile.
La fine del lockdown quindi segna una ripartenza del Real Estate favorendo
quelle famiglie desiderose di investire a prezzi convenienti e con tassi
d'interesse irrisori. Sono, inoltre, chiari i segnali della voglia di ripartire
da parte delle piccole e medie imprese, molte delle quali hanno adottato un
atteggiamento prudente in attesa anche di più chiare disposizioni da parte del
Governo sulle iniziative predisposte per favorire la ripresa dell'economia.
Si confermano in crescita il numero di coloro che si rivolgono sempre più
alle agenzie immobiliari (22%) per guardare all'acquisto della casa, per
difendere i propri investimenti e per riconvertire l'abitazione in una casa più
confortevole e spaziosa. Aumentano dichiara Condò de Satriano inoltre coloro che hanno mostrato difficoltà nel pagamento
dell'affitto, che non riescono ad accedere ad alcun bonus e dove il ruolo
dell'agente immobiliare diviene ancora più strategico al fine di trovare
soluzioni condivise che evitino contenziosi legali. Nel segmento
commerciale sono inoltre numerosi negozi nei centri storici non hanno riaperto
e sono sempre in crescita coloro che dismettono locali e attività d'impresa non
potendo superare la crisi.
Le sorti dell'immobiliare seguono quelle dell'economia e soprattutto dell'occupazione e gli effetti sul mercato delle recenti misure del Governo, non hanno prodotto per ora i risultati auspicati. L'endemica lentezza attuativa dei decreti Cura Italia e Liquidità fatica a farsi percepire nelle tasche delle piccole e medie imprese e delle partite Iva danneggiate dalla crisi sanitaria dove il bazooka da 400 miliardi di euro in garanzie e prestiti sinora non si è visto.
Una misura che ribadisce il Presidente FIAIP Gian Battista Baccarini con i giusti correttivi quali una sburocratizzazione per facilitarne l'accesso, l'estensione della sua applicabilità alle seconde case unifamiliari e l'allungamento della sua durata almeno fino al 2025, potrebbe rappresentare, grazie anche e soprattutto alla bancabilità, una leva di strategica importanza per il rilancio del mercato, in particolare dell'usato, e in generale dell'intero settore immobiliare da sempre fondamentale per l'intera economia Nazionale.
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